La Provincia di Novara ha aggiornato il piano quinquennale per il controllo numerico della popolazione di cinghiali. Un intervento normativo reso necessario dall’eccessivo proliferale degli animali che deterninano danni ingenti alle colture. Il nuovo piano, approvato a fine luglio con un decreto del Presidente recepisce le indicazioni contenute nella più recente legislazione regionale in materia, oltre che delle indicazioni delle autorità sanitarie preposte.
Il piano, che rimarrà in vigore fino al 2023 prevede la suddivisione del territorio provinciale in sei zone, e disciplina l’attività di abbattimento tenendo in considerazione le specificità dei diversi territori, i diritti degli agricoltori, ma anche un equilibrato rispetto degli equilibri dell’ecosistema. La parte del piano, vigente nella sua stesura originaria dal febbraio 2018, che ha subito le più rilevanti modifiche è quella che riguarda i soggetti attuatori, che è stata adeguata alle indicazioni operative dettate dalla Regione: potranno effettuare interventi di abbattimento oltre che gli agenti della Polizia Provinciale, anche i proprietari o i conduttori di aziende agricole che siano già in possesso di porto d’armi ad uso caccia, sia quelli che non avendo il porto d’armi, potranno utilizzare gabbie o recinti di cattura, chiedendo poi l’intervento della polizia provinciale per l’abbattimento.