Si è concluso lì dove era iniziato il mandato annuale della sottoscritta come presidente del Rotary Club Orta San Giulio, ossia sull’isola di San Giulio, fulcro e cuore pulsante di un anno intenso caratterizzato dalle celebrazioni per gli 800 anni della Riviera d’Orta. Un anno che si era aperto a luglio 2018 con una visita speciale al Monastero Benedettino di Mater Ecclesiae dove per l’occasione era stata allestita l’ostensione del Diploma di Ottone I, il più antico documento in cui si cita “Orta”. Un momento simbolico che aveva dato il via a un anno di iniziative volte al recupero delle nostre radici e di una pagina di storia locale che meritava di essere recuperata. E il cerchio si è chiuso martedì 25 giugno, sempre in Abbazia, dove abbiamo vissuto una giornata ricca di emozioni e avuto modo di conoscere la destinazione del contributo di 20.000 euro da parte del Club destinato al rinnovamento del Laboratorio di Restauro Tessuti Antichi del monastero, eccellenza italiana e grande esempio di imprenditoria femminile.
Ma questo anno rotariano è stato anche molto, moltissimo, altro. Circa 20 attività di grande rilievo per un totale di 277.600 euro destinati a progetti e iniziative importanti nei diversi campi d’azione: la parte più consistente, 219.300 euro, per il Settore Sociale, 26.900 per Cultura e Territorio, 18.000 al settore Scuola e Giovani, 9.700 per azioni in ambito sanitario e infine 3.700 euro a sostegno della disabilità.
Intensa e stimolante poi l’attività di club, con ben 32 conviviali, preziose opportunità di confronto e approfondimento su temi di grande attualità, a cui vanno aggiunti i tre “Caminetti”, piacevoli incontri informali ospitati dai soci Franco Piola, Daniela Fantini e da me in Val Vigezzo. Momento memorabile di quest’anno poi il viaggio a Londra a fine novembre, grande occasione per rinsaldare l’amicizia e lo spirito d’appartenenza al club e allargare i nostri orizzonti.
Positivi anche i dati numerici che raccontano il cammino fatto insieme in questi 12 mesi: l’assiduità di partecipazione alle attività, il numero di iscritti, l’età media e, tema particolarmente caro alla sottoscritta, le quote rosa, ci parlano di un club attivo, dinamico e giovane. Crescita considerevole quella registrata nella media percentuale che descrive la partecipazione alle conviviali, che si attesta sul 40 per cento, registrando un +3% rispetto all’anno precedente. Un dato importante, perché gli obiettivi speciali si raggiungono solo tramite la partecipazione e un cammino condiviso. Aumentano anche i soci, che toccano quota 48 grazie a due nuovi ingressi, e si assesta sui 55 anni l’età media degli iscritti, a conferma di un club giovane e in crescita. Aumentata anche la presenza femminile: a oggi le donne del nostro club sono dieci. Raggiungere il numero a due cifre è incoraggiante e certamente sarà di stimolo per il futuro. Così come lo è l’ingresso di due nuovi soci tra le fila dei nostri giovani del Rotaract, Edoardo e Martina Ruga.
Ci è piaciuto condividere il Passaggio di Consegne con i nostri giovani che si dichiarano ben intenzionati a proseguire il cammino, richiamati a rinascita – non dobbiamo dimenticarlo – dal nostro Past President Mario Sgro e dal lavoro di Stefano Baron e Fabio Ferraresi. Hanno meritato un attestato di riconoscenza equivalente ad una Paul Harris per quanto hanno saputo fare. E’ notizia di questa settimana che la fiaba di Aki concorrerà al Premio letterario Gianni Rodari.
Tanto è stato fatto, con l’impegno, la partecipazione e la preziosa collaborazione di tutti voi soci, a cui va il mio sincero ringraziamento. L’auspicio ora è quello di poter ottenere l’attestato rotariano, che mira a riconoscere i club che sostengono ognuna delle priorità strategiche rotariane. Ce lo auguriamo, in virtù del raggiungimento, come richiesto, di almeno tre degli obiettivi previsti per ciascuna area di appartenenza: “Rafforzare il Club” (e i numeri raccontano che ciò è avvenuto); “Incrementare l’azione umanitaria” (Il Rotary Club Orta San Giulio, sono felice di ricordarlo, si è distinto per la donazione in favore del progetto internazionale End Polio Now con un versamento di 48,89 dollari per socio al Fondo “Polio Plus” che ha consentito al Club di Orta di risultare il primo assoluto nel Distretto 2031, con una performance del 198% rispetto all’obiettivo); infine, sentiamo di aver pienamente centrato anche l’obiettivo di “Migliorare la consapevolezza e l’immagine pubblica”, questo attraverso un piano di comunicazione costante e capillare che si è avvalso del sito, dei social network, della collaborazione con le testate locali e, ultima in ordine di tempo, della pubblicazione di “ROTARYnoi”, 44 pagine di magazine che raccontano in parole e immagini questo straordinario anno.
Il riconoscimento ad una squadra che ha lavorato in questi momenti “complicati” in cui manca la risorsa più preziosa per tutti noi, ovvero il tempo è venuta dal cuore: Eliana Baici, Paolo Gambaro, Franco Piola per primi e poi Federica Coscia ed Enrico Olivari. A loro va il mio grazie più sincero ed il massimo riconoscimento rotariano, per avermi supportato nei progetti ... e sopportata.
Il miglior modo per raccontare cosa significhi essere rotariani e agire come tali è lasciare che a parlare siano i frutti generati da quelle azioni. Essere Rotariani non significa necessariamente essere amici, ma avere tutte le doti, tutte le possibilità, tutte le qualità per diventarlo. Rinnovo il saluto del Presidente Fondatore Elio Fortis con un suo “mantra”: l’assiduità è lo spartiacque tra la possibilità di diventare veri rotariani o semplici soci. Servire con umiltà e silenzio; dare e non pretendere; conoscere e trasmettere conoscenza ci rende davvero rotariani veri.
Il mio augurio di buon lavoro ora va al nuovo presidente Stefano Uglietti e a tutti noi, perché da veri rotariani possiamo continuare a migliorare noi stessi e il mondo in cui viviamo per creare qualcosa di importante che duri nel tempo. Continuiamo a camminare insieme, tenendo ben presente, come ci ricorda Barry Rassin Presidente 2018/19 del Rotary International, che Rotary è ancora, e sarà sempre, l’organizzazione che Paul Harris ha immaginato: un luogo in cui persone provenienti da ogni angolo della Terra possono riunirsi per diventare qualcosa di più grande di loro stessi.
Buon Rotary a tutti voi, a tutti noi.
Engarda Giordani, Presidente 2018-2019