La scuola diventa statale, le maestre vengono ricollocate, ma per il personale ausiliario non c’è scampo: dal 30 giugno tuttisaranno senza lavoro. È quanto sta accadendo alla scuola materna San Paolo, l’ultima scuola dell’infanzia comunale ancora in esercizio, che con il prossimo anno scolastico passerà allo Stato.
L’operazione di trasformazione, sancita con il Piano di dimensionamento approvato dalla Regione nello scorso dicembre, è sostanzialmente indolore per le insegnanti (sette andranno in pensione entro il 2020 e le sette rimaste sono già state destinate a nuove collocazioni negli uffici comunali) ma è pesantissima per il personale ausiliario (bidelle, personale delle pulizie, servizio mensa ecc.). Si tratta di nove persone che non sono direttamente dipendenti comunali, ma assunti da una cooperativa di Biella che ha in appalto questi servizi.
Tutte hanno già ricevuto comunicazione che dal 30 giugno saranno licenziate.
Della questione si è fatta carico la consigliera comunale del Partito Democratico Sara Paladini, che ha presentato una interrogazione in merito.
«Questi lavoratori – dice Paladini – sono stati abbandonati a sé stessi. È vero che non sono dipendenti comunali, ma credo che l’amministrazione avrebbe potuto provare a tutelarle ugualmente, soprattutto in considerazione della difficoltà che tutti i lavoratori incontrano nel ricollocarsi in caso di licenziamenti o crisi aziendali. Ho presentato l’interrogazione per sollecitare l’attenzione su questa situazione, nella speranza che esista ancora qualche margine concreto per trovare una via d’uscita a vantaggio delle persone licenziate».