Novara - 15 maggio 2019, 15:01

Banco Alimentare, un'opportunità educativa di crescita e di aiuto ai bisognosi

Combattere lo spreco, recuperare le eccedenze alimentari e ridistribuirle a strutture caritative che a loro volta aiutano le persone in stato di necessità: è la “mission” del Banco Alimentare, che da oltre vent’anni opera anche a Novara. Un bilancio dell’attività del Banco è stato tracciato nel corso di una conferenza stampa questa mattina, martedì 14 maggio, a Palazzo Cabrino. La sede di Novara del Banco svolge, grazie al contributo di 23 volontari, una attività quotidiana di recupero del cibo dalle aziende alimentari, dai supermercati, dalle mense aziendali e, dal 2014, anche in alcune scuole primarie in accordo con il Comune di Novara.
«Attualmente – ha spiegato Cesare Depretis, direttore del Banco Alimentare a Novara – sono 27 le strutture caritative – dalle mense per i poveri ai centri di ascolto - che nel capoluogo ricevono alimenti recuperati dal Banco e li ridistribuiscono quotidianamente a 6133 persone, tra cui 437 bambini da 0 a tre anni. Numeri che crescono se dsi considera l0intero territorio provinciale, nell’ambito del quale 69 realtà caritative aiutano quasi 13.000 persone».
Stiamo parlando di un quantitativo enorme di derrate alimentari, oltre 827mila chilogrammi, che sarebbero finiti in discarica, bruciando un valore economico di quasi 2 milioni e mezzo di euro.
«Anche il lavoro che svolgiamo nelle scuole -ha aggiunto Giovanni Porzio, responsabile del settore “Siticibo” – che coinvolge cinque scuole primarie della città (Bottacchi, Buscaglia, Carlo Levi, De Amicis e Rigutini) dove recuperiamo pane, frutta e dolci confezionati».
«Proprio il lavoro con le scuole – ha commentato l’assessore all’istruzione Valentina Graziosi – rende evidente un altro aspetto importante dell’attività del Banco, quello educativo. La raccolta del cibo non utilizzato offre infatti l’opportunità di spiegare ai bambini il valore del cibo e di combattere in questo modo lo spreco, sensibilizzandoli attraverso un diretto coinvolgimento ed educandoli alla responsabilità che ognuno dovrebbe acquisire e mantenere in ogni situazione»
La conferenza stampa è stata anche l’occasione per lanciare un appello: il Banco ha bisogno di volontari, e chiunque fosse disponibile può fare riferimento alla sede in via Alberto da Giussano.

E.C.V.