Novara - 04 maggio 2019, 14:22

Novara "spagnola", al di là della storia...

A voler fare i pignoli, l’epoca della dominazione spagnola a Novara, iniziata con l’imperatore Carlo V intorno al 1550 e durata fino ai primi anni del XVII secolo, non è esattamente un periodo prospero per la città. Anzi, secondo gli storici l’occupazione iberica portò soprattutto miseria e continue guerre: trasformata in una piazzaforte militare e circondata dalle mura che ancora oggi in parte possiamo vedere, Novara fu per molti anni un campo di battaglia tra gli stessi spagnoli e i francesi e subì le inevitabili conseguenze di una situazione di questo genere. Certo, gli spagnoli lasciarono anche qualche edificio di pregio, che costituisce il nucleo di quelli che un po’ pomposamente chiamiamo  “quartieri spagnoli” nel centro storico E certo in quegli anni iniziò nelle campagne intorno a Novara la coltivazione del riso che diventerà una delle caratteristiche essenziali del nostro territorio. Ma forse questi due aspetti non bastano a immaginare che si possa festeggiare un periodo piuttosto buio.
A meno che si associ il nome della Spagna non tanto alle scorribande degli armigeri e alle brutture delle guerre cinquecentesche quanto a flamenco, paella e musiche andaluse.
È un po’ questa l’idea che è stata “sposata” dal Comune di Novara che con una fitta schiera di partner (Fondazione Crt e Compagnia di San Paolo che hanno finanziato l’iniziativa, la Provincia di Novara, l’Agenzia turistica locale, la Consulta per la Novaresità, Ascom e Confartigianato,) e l’organizzazione di “121 Eventi”, ha lanciato “Novara Spagnola”, una due giorni di eventi a tema, che si propone ai novaresi per l’11 e 12 maggio.
Il programma, molto fitto di appuntamenti, comincia sabato mattina e prevede, come hanno spiegato il sindaco Alessandro Canelli e gli assessori alla cultura Emilio Iodice e al commercio Laura Bianchi, conferenze sull’arte e sulla storia della Novara spagnola e dei suoi protagonisti, un incontro sulle influenze linguistiche che ancora oggi sono presenti nel dialetto locale. E poi visite guidate gratuite ai luoghi più significativi e visite “teatralizzate”. Un “calderone” con alcune proposte che si annunciano davvero come vere e proprie “chicche”, ma anche con qualche “scivolone”: che c’entra con la Novara Spagnola, ad esempio, una conferenza su Frida Kahlo che è messicana e che ha vissuto nella prima metà del Novecento?
Come è detto, però, è evidente come il focus sulla dominazione spagnola a Novara sia in realtà solo un pretesto per creare una occasione di festa in “clima” spagnolo.
Infatti il “core business” della due giorni è la parte più strettamente ludica: tra piazza Gramsci, piazza Matteotti, via Rosselli, corso Cavallotti, via Greppi, piazza Tornielli sarà creata una zona dedicata alla festa in strada e alla movida, con installazioni, performance di musica e danza, stage di flamenco, scorribande con personaggi in costume, laboratori creativi dedicati ai bambini proiezioni, videomapping.
E poi, naturalmente, si mangia. Perché i ristoranti proporranno per l’occasione menù a tema in stile iberico e, soprattutto. il 12 maggio in piazza Matteotti, grazie alla collaborazione dei cuochi delle condotte di Slow Food Colline Novaresi e Valsesia e della ProLoco di Fontaneto d’Agogna sarà proposto un pranzo a base di paella, con il riso storico della Bassa Novarese Razza 77.
Insomma, ci sarà da divertirsi. E per divertirsi, si sa, ogni occasione è buona…

E.C.V.