Una risposta secca, dura e senza giri di parole, quella recapitata a mezzo stampa dall’Associazione Commercianti di Arona al candidato sindaco Giovanni La Croce.
Il presidente di Ascom, Nicolò Simoni, parla di “crescente sconcerto” dei commercianti nel leggere sui social e sui media locali, “gli scomposti interventi del candidato sindaco Giovanni La Croce a proposito dell’ampliamento del dehors” di un bar cittadino.
“Il nostro “senso civico” – si legge nella nota - ci indurrebbe a tacere, in un momento per tutti così difficile e tragico. La verità dei fatti ci porta invece a intervenire per mettere in chiaro alcuni punti.
Intanto l’autorizzazione rilasciata dal Comune è di questi giorni, ma l’iter della richiesta risale al mese di novembre 2019. La burocrazia richiede tempo, persino troppo, lo sappiamo, e il benestare degli uffici comunali è soltanto la conclusione di un percorso iniziato quattro mesi fa, quando ancora l’emergenza Covid-19 era ben di là da venire”.
Il comunicato entra poi nel merito della questione. “L’ampliamento – scrive il presidente dell’Ascom - non riguarda il dehors, ma un negozio adiacente al locale. Il risultato sarà quello di avere più posti a sedere, spazi più ampi e quindi maggiori possibilità di evitare assembramenti e di garantire le distanze, quando i locali potranno finalmente riaprire”.
E poi ancora più duramente: “Giovanni La Croce è candidato sindaco della lista Senso civico eppure di senso civico ne sta dimostrando ben poco nei confronti della nostra categoria di bar e ristoranti, che invece il senso civico lo ha dimostrato con i fatti e non con uno slogan elettorale. Ricordo che, per rispetto dei nostri clienti, ad Arona abbiamo deciso di chiudere i locali prima del DPCM dell’11 marzo che ci obbligava a farlo. Ricordo anche che questa categoria, improvvidamente definita di “balordi”, ha raccolto in poche ore 10 mila euro e li ha donati all’ospedale di Borgomanero. La categoria di “balordi”, poi, è quella che dà più posti di lavoro ad Arona e dargli contro è prova di scarsa conoscenza del tessuto economico e sociale da parte di chi si candida a governare la città”.
“Per finire – conclude l’Ascom - troviamo semplicemente triste e di cattivo gusto attaccare la Giunta comunale in un momento nel quale rispetto e collaborazione, anche tra avversari, sono fondamentali.
Ci sarà tempo per la propaganda, più avanti, adesso siamo seri, per favore!”