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Regione | 18 dicembre 2019, 19:00

Icardi: “Sull’edilizia sanitaria non rallentiamo”

Icardi: “Sull’edilizia sanitaria non rallentiamo”

"Il progetto del Parco della Salute di Torino deve andare avanti speditamente, non vogliamo rallentarlo né comprometterlo". L'assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Icardi è intervenuto oggi per le comunicazioni sull'edilizia sanitaria in Consiglio regionale. "Voglio tranquillizzare tutti - ha aggiunto Icardi -, saranno tutti ascoltati. Ma le suggestioni arrivate dagli operatori del Sant'Anna sulla torre materno-infantile non sono compatibili con la gara in corso, che verrebbe annullata. Noi vogliamo andare avanti con il progetto originario, apportando però qualche modifica per migliorarlo".
Icardi ha anche illustrato il progetto della Città della Salute di Novara, con disponibilità finanziaria a carico del pubblico e del privato per una somma di 320 milioni.  “La Regione Piemonte si è attivata per scrivere la norma di garanzia, puntando sulla rata di copertura annuale e non complessiva e la Giunta Regionale si è affidata alla Cassa Depositi e Prestiti per valutare la congruità dell’accordo. Appena approvata la legge e nella disponibilità dei fondi partirà la procedura per l'assegnazione dei lavori”.
Quanto al Parco della Salute di Torino, Icardi ha spiegato che “il progetto originario prevede 1049 posti e le aziende hanno depositato una bozza preliminare, alla quale sarà possibile apportare ancora qualche modifica”. 
Per il Nuovo Ospedale del Vco sarà adottata la formula dei finanziamenti Inail e si rinuncerà al partenariato pubblico-privato: “Il progetto è di realizzare un nuovo ospedale pubblico nella piana dell’Ossola con 250 posti letto e un Dea di primo livello. A Verbania resterà aperto un ospedale pubblico di territorio”.
Ospedale Alba-Bra nell'area di Verduno. Facendo cenno ai vari ritardi, Icardi ha spiegato che verranno applicate penali e che nel corso dell'iter sono stati necessari diversi atti aggiuntivi, anche per trattare la sicurezza della collina ed evitare fenomeni di smottamento. La dichiarazione di “fine lavori” per la costruzione del nuovo Ospedale di Alba-Bra a Verduno è avvenuta lo scorso 21 settembre e nel corso del primo semestre del 2020 dovrebbe diventare operativo.
Sempre in provincia di Cuneo, le strutture di Fossano, Savigliano e Saluzzo sono oggetto di interventi per la sicurezza sismica e antincendio. “L'ipotesi di realizzare un nuovo unico presidio verrà presa in considerazione solo se la cifra di 53 milioni dovesse aumentare”.
Attualmente l’ospedale di Asti è il riferimento per la città e per tutta la provincia, ma si guarda al completamento della procedura per il Presidio della Valle Belbo. Dovrà fornire un’offerta di prestazioni adeguata per un territorio che ha una popolazione anziana e molti piccoli Comuni. “Sostanzialmente la struttura nell'area di Nizza Monferrato è pronta, fatta salva la miglioria della viabilità di accesso”.

“L’Assessore ha esordito sostenendo che la Pubblica Amministrazione parla per atti pubblici” – ha replicatoMarco Grimaldi (Luv) –. ”Noi lo sapevamo già, ma temevamo non ne fosse a conoscenza, perché sono sei mesi che nei comunicati stampa dice l’esatto contrario di quello che ha detto qui e che è stato deliberato. Qual è il vero Icardi? Quello che sui giornali si inventa progetti e amici immaginari o quello che qui, in Aula, afferma che i progetti non cambieranno?”

Maurizio Marrone (Fdi) ha ricordato: “Abbiamo vinto le elezioni anche denunciando le vostre scelte, come il pesante taglio dei posti letto alla Città della salute e la difesa di Regina Margherita, Sant’Anna e dell’Oftalmico. Abbiamo intenzione di mantenere le promesse elettorali. Il Parco della salute va avanti ma tutelando i servizi, i posti letto ed i poli di eccellenza pediatrico e materno-infantile”.

Per Sean Sacco (M5s) “l’assessore non ha chiarito in alcun modo come la Giunta intenda modificare il progetto a gara in corso. Si è limitato appena ad osteggiare la nostra proposta di dibattito pubblico, così come richiesto a suo tempo dal Ministero della Sanità. Pensiamo che invece la Giunta Cirio non possa permettersi di commettere gli stessi errori di quella Chiamparino. Sono intervenuti anche Francesca Frediani e Ivano Martinetti.

Domenico Ravetti (Pd) ha dichiarato che “la sanità sta cambiando e lo Stato ha stanziato dei fondi ma ne servirebbero ancora di più per l’edilizia sanitaria. Oggi il tema della non autosufficienza e della cronicità deve inquietarci. È necessario prendere delle decisioni, da discutere in Commissione e in Aula, soprattutto se volete cambiare rispetto a quelle del passato”. Sono intervenuti anche Mauro Salizzoni, Domenico Rossi e Raffaele Gallo.

Pieno appoggio da Alberto Preioni (Lega), che ha ricordato come “l’assessore si sta muovendo in un quadro complessissimo di una sanità che costa 8 miliardi e mezzo e che con la Giunta Bresso lievitava di 500 milioni annui. Mettere i conti a posto è essenziale, perché anche se siamo usciti dal piano di rientro, i conti negli ultimi anni sono di nuovo fuori controllo. La sanità lombarda, la migliore d’Europa, è un modello da seguire. Loro sono al 30% di convenzionato noi al 3%, mentre una via di mezzo è la regione Veneto col 12%. Aumentando la quota di privato convenzionato possiamo migliorare il sistema”. È intervenuto anche Alessandro Stecco, presidente della Commissione Sanità.

Nella replica, l’assessore Icardi ha ribadito che “non vogliamo fermare niente, siamo semplicemente attenti alla gestione degli atti di gara. Come era stato deliberato dalla precedente Giunta, stiamo andando avanti. Per eventuali modifiche si procederà con atti. Parliamo di opportunità di approfondimento tecnico, non modifiche sulla costruzione delle fondamenta per non ripetere errori del passato”.

Il Consiglio regionale ha infine approvato un ordine del giorno presentato da Ravetti, votato con parere favorevole della Giunta dopo alcune modifiche proposte dall'assessore. Il titolo del documento è "Attuazione del programma di interventi di edilizia sanitaria", che sostanzialmente chiede di procedere con i progetti previsti.


C.S.

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