“Siamo soddisfatti per l’approvazione dell’ordine del giorno che permette l’affissione del crocifisso nell’Aula consiliare regionale. Mai come in questo momento storico pensiamo sia necessario preservare nel nostro Paese la nostra storia e le nostre origini, pur nel rispetto dei diritti fondamentali che sancisce la nostra Carta Costituzionale. Questo ordine del giorno va in questa direzione, difendendo un simbolo non solo per i cattolici ma una espressione di identità culturale per tutto il popolo italiano e per tutte le genti europee, che certamente non può morire a colpi di nichilismo. Gli assalti che ad ogni elezione qualche esponente politico compie nei confronti della Croce, ultimo quello del ministro Fioramonti, nulla hanno a che vedere con il rispetto della laicità dello Stato, bensì sono l'ennesimo tentativo di imporre una deriva laicista che non può che preoccuparci. Un albero senza radici crolla al primo spirare del vento, così come un popolo senza radici viene piegato agevolmente dal primo attacco esterno. E' nostro dovere difendere la nostra storia, la nostra tradizione, i nostri valori. Seguendo chi è contrario al crocifisso oggi in Consiglio regionale, ci aspetteremmo che chiedesse domani la modifica del calcolo del tempo nei libri di storia in base alla nascita di Cristo. Anche questo calcolo potrebbe urtare qualcuno…”. Ad affermarlo in una nota il capogruppo di Forza Italia Paolo Ruzzola, la vicecapogruppo Alessandra Biletta, il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Graglia e il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti.
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