Cronaca dal Nord Ovest - 14 ottobre 2019, 10:31

Notizie dal Piemonte. I lavoratori delle autostrade piemontesi in sciopero: “Da dieci mesi senza contratto nazionale”

Dopo lo stop del personale ai caselli, si fermano i lavoratori degli uffici amministrativi: “Chiediamo l’inserimento della clausola di salvaguardia”

Notizie dal Piemonte. I lavoratori delle autostrade piemontesi in sciopero: “Da dieci mesi senza contratto nazionale”

I lavoratori delle autostrade piemontesi incrociano le braccia. Dopo lo sciopero dei “casellanti” avvenuto ieri, oggi a fermarsi è il personale degli uffici amministrativi. Una trentina di persone si sono ritrovate sotto gli uffici di Ativa per chiedere a gran voce il rinnovo del contratto nazionale ormai scaduto da dicembre 2018.

“Chiediamo l’inserimento della clausola di salvaguardia. Se cambia la concessione, i lavoratori potrebbero rimanere tutti a casa dall’oggi al domani” spiega Gianni Trovato, segretario regionale Filt-Cgil. Solo in Piemonte sono cinquecento le persone che, senza clausola, lavorano ogni giorno con una spada di Damocle pendente sulla loro testa. 

 Il doppio sciopero di questi due giorni è ormai il terzo da quando è scaduto il contratto nazionale. Di certo, senza rinnovo e inserimento della clausola, non sarà l’ultimo: “I nostri diritti devono essere rispettati, altrimenti ci fermeremo ancora. La protesta andrà avanti finché non otterremo quello che vogliamo” spiegano i lavoratori armati di bandiere, fischietti e megafoni.

 “Questa è la battaglia di tutte le lavoratrici e i lavoratori autostradali”. Una lotta che riguarda circa 500 famiglie, preoccupate per un presente con poche tutele e un futuro pieno di incertezze. La speranza degli scioperanti è che riprenda il prima possibile il dialogo con Fise e Federreti per un contratto in grado di garantire continuità occupazionale e il mantenimento di tutti i trattamenti economico e normativi maturati e maturandi.

Dal nostro corrispondente a Torino

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