L'Università di Torino fa sua l'eredità di Luciano Gallino inaugurando, a Palazzo Nuovo, il proprio Laboratorio di Simulazione del Comportamento e Robotica Educativa. Fu proprio il compianto sociologo, nel 1983, a studiare per primo le enormi potenzialità dell'intelligenza artificiale applicata all'educazione, ambito dove l'ateneo sta concentrando una grande attenzione.
Il laboratorio “Gallino”, istituito all'interno del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione, è dotato di circa settanta mini-robot utilizzabili a più livelli nei percorsi educativi e scolastici per simulare il comportamento degli attori sociali e sensibilizzare insegnanti e studenti ad un uso consapevole della tecnologia: “Tra gli altri abbiamo - spiega il professor Renato Grimaldi - il braccio robotico “Edo”, costruito dall'azienda Comau, e il robot umanoide 'Pepper', in grado di avere una socialità, oltre che a provare e scoprire emozioni; in Giappone viene già utilizzato già per la cura delle persone". Questa novità consentirà agli studenti di elaborare innovativi ambiti di applicazione: "Molti laureandi – prosegue – e dottorandi hanno deciso di realizzare la propria tesi sulla creazione di software dedicati, ad esempio, alla mimica facciale o all'empatia".
Grazie ai robot si potranno anche sviluppare nuove modalità didattiche e di apprendimento: "Alcuni ausili – aggiunge la professoressa Silvia Palmieri – facilmente programmabili come Thymio, Lego MindStorm e Codey Rockey consentono ai bambini di vedere il proprio pensiero in azione, fornendo agli educatori delle scuole e non solo ulteriori strumenti per lavorare sugli aspetti cognitivi".