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Politica | 12 settembre 2019, 19:19

Coccia, tre ore di dibattito in commissione

Coccia, tre ore di dibattito in commissione

Tre ore di dibattito, l’ennesimo, sulla situazione del Teatro Coccia oggi pomeriggio a Palazzo Cabrino. La riunione delle terza commissione consiliare, alla presenza del presidente della Fondazione Teatro Coccia, Massimiliano Atelli, e del direttore Corinne Baroni, ha per larga parte ripercorso i clichè delle precedenti occasioni di discussione sul tema, con una forte divergenza di vedute tra il sindaco Canelli e il gruppo consiliare del Pd sulla rilettura dei fatti che nel tempo hanno condotto alla difficile situazione attuale. Un dibattito che, partito dalla relazione del presidente Atelli, ha visto intervenire – in un ideale duello – il capogruppo dem Rossano Pirovano e i consiglieri Sara Paladini e Nicola Fonzo, ai quali ha replicato il sindaco.

I consiglieri di opposizione hanno fortemente incalzato il primo cittadino chiedendo di capire quale sia la strategia complessiva dell’amministrazione per dare un futuro al teatro. Una strategia che Canelli ha riassunto in un impegno su tre fronti: la sistemazione di alcuni aspetti tecnico-giuridici, a cominciare dalla modalità di concessione dell’immobile, che nell’attuale forma dell’usufrutto genera un gravame finanziario che sta divenendo insostenibile; la sistemazione di tutti gli aspetti strutturali e impiantistici; e infine il riequilibrio dei conti aumentando le entrate da sponsorizzazione e riducendo le spese.

Quello che è apparso chiaro è che il destino della Fondazione dipenderà – come ha detto con chiarezza il presidente Atelli - dalla capacità degli amministratori di convincere il Prefetto che la Fondazione ha ragionevoli possibilità di reggersi. E per fare questo è necessario completare il percorso di trasformazione da Fondazione Onlus a Fondazione di diritto pubblico (percorso disegnato nel nuovo statuto approvato all’unanimità quattordici mesi fa) e modificare il titolo giuridico di cessione in uso dell’immobile dal Comune al Teatro. Su questi due impegni l’opposizione ha dato ampia apertura di credito al sindaco, ribadendo che considera il teatro come un bene comune di tutta la città, e dando disponibilità a collaborare al salvataggio.

ECV

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