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Politica | 24 maggio 2019, 10:37

Gianna Gancia e il viceministro Galli in visita a Egea e MTM

"In Europa perché le nostre aziende sane crescano qui e non siano spolpate da burocrazia e concorrenza sleale"

Gianna Gancia e il viceministro Galli in visita a Egea e MTM

In Europa perché le aziende sane del Nord Ovest possano continuare serenamente a crescere dove sono nate e aiutare chi, nel mondo dell'impresa e del lavoro, ha subito di più i colpi della crisi degli anni passati. Per questo l'impegno sarà a metter fine, una volta per tutte, alle decisioni con cui Bruxelles, sia direttamente che indirettamente, ha causato chiusure, ridimensionamenti e delocalizzazioni di realtà produttive o nulla ha fatto per impedire che questo avvenisse.  

È il commento di Gianna Gancia, candidata al Parlamento europeo per la Lega, che ha accompagnato il viceministro allo sviluppo economico, onorevole Dario Galli, in un tour aziendale fra albese e braidese, facendo tappa prima in EGEA ad Alba e poi in MTM a Cherasco. 

Con loro, il senatore Giorgio Bergesio Segretario provinciale del partito di Salvini, il deputato Flavio Gastaldi candidato sindaco a Genola, il saviglianese Marco Racca in corsa per Bruxelles, il candidato alla Regione Paolo De Marchi, il segretario braidese e Primo cittadino di Narzole Federico Gregorio e la candidata a Sindaco di Bra Annalisa Genta. 

Ringrazio l'amministratore delegato di EGEA ingegner Pier Paolo Carini, vera fonte energetica per questi splendidi territori, e la famiglia Costamagna artefice di MTM divenuta un polo industriale di primissimo piano tecnologico e ambientale rispondendo alla crisi con innovazione e diversificazione. In Europa, aziende come queste devono trovare un interlocutore puntuale e semplice, che le incoraggi a continuare a essere motori di sviluppo e di occupazione qua dove sono le loro radici. Troppe volte l'Unione Europea, con i soldi versati a Bruxelles dai cittadini piemontesi e del Nord Ovest, ha finanziato o tollerato la concorrenza sleale attuata contro di noi da altri Stati. Le nostre imprese vengono obbligate a rispettare direttive e regolamenti che non trovano la stessa applicazione in Paesi diversi della stessa UE. Per questo motivo, il sovranismo non è un insulto, è una necessità per impedire che l'Europa diventi una gara al ribasso fra Paesi e fra territori, un Continente di produttori e lavoratori sradicati dai loro territori. Con il viceministro Dario Galli, e con i candidati alla Regione Piemonte e alla guida delle Città, porteremo il buon senso nella politica industriale, e non permetteremo agli euroburocrati, i veri avversari di questa campagna elettorale, di spolpare il nostro sistema imprenditoriale”.

 

CPE

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