Novara - 22 maggio 2019, 07:28

Novara Jazz spegne 16 candeline

Novara Jazz spegne 16 candeline

Sedici. Cinquanta. Tre.

Sono i numeri di Novara Jazz 2019, presentato lunedì mattina nella consueta cornice della sala degli specchi della Banca Popolare di Novara.

Sedici come il numero delle edizioni del festival, che la testardaggine di Corrado Beldì e Riccardo Cigolotti ha trasformato nella più longeva delle manifestazioni musicali contemporanee a Novara.

Cinquanta gli appuntamenti in programma, con i grandi concerti, gli spazi per l’improvvisazione, le sperimentazioni elettroniche e le contaminazioni tra le arti.

Tre come le settimane in cui il cartellone si dipanerà, a partire da questo giovedì 23 maggio.

Una lunga cavalcata che sarà una sorta di immenso preludio all’evento di settembre quando Novara sarà “capitale europea del jazz”, grazie alla European Jazz Conference (12-15 settembre). Un evento che vedrà l’arrivo sotto la Cupola dei più importanti, manager, musicisti e promoter d’Europa e che ribadisce in maniera definitiva la caratura internazionale del festival , come ha sottolineato l’assessore regionale alla cultura Antonella Parigi, che ha definito Novara Jazz «uno tra i principali eventi italiani ed europei, che conferma la crescita culturale del Novarese».

Un festival che contribuisce ad un significativo indotto anche a livello turistico, ha ricordato l’assessore del comune di Novara Emilio Iodice. «Un evento – ha sottolineato Franco Zanetta il presidente della Fondazione Bpn, , sponsor principale della manifestazione – che ha consentito alla città di sprovincializzarsi».

In questo anno così proiettato nella dimensione internazionale, il programma di Novara Jazz si avvrrà di due importanti collaborazioni internazionali. La prima con la Francia, in particolare con “La Francia in Scena”, stagione artistica dell'Institut français Italia, realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell'Institut français e della Fondazione Nuovi Mecenati, e la seconda con l’Olanda, in particolare con Dutch Performing Arts, programma che promuove la musica, il teatro e la danza olandesi sui palchi internazionali.

Un festival, infine, sempre più radicato nel territorio, del quale scopre angoli e luoghi sempre nuovi e affascinanti, ma che non perde occasione per esportare il proprio nome fuori dai confini territoriali: alcuni degli spettacoli, infatti, saranno allestiti in location della vicina Lombardia.

Si comincia giovedì. E che il grande jazz sia con voi.

E.C.V.

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