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Regione | 18 maggio 2019, 17:08

Elezioni regionali. Ordine Assistenti Sociali: “Le politiche di welfare devono entrare diffusamente nei programmi elettorali”

Elezioni regionali. Ordine Assistenti Sociali: “Le politiche di welfare devono entrare diffusamente nei programmi elettorali”

In vista delle elezioni regionali, del 26 maggio, l’Ordine Assistenti sociali del Piemonte ha inviato una lettera ai candidati, evidenziando questioni aperte e interrogativi sul tema welfare, sui diritti sociali e sul ruolo degli assistenti sociali nella programmazione e attuazione di politiche sociali. L’obiettivo di tale azione è raccogliere indicazioni e ipotesi di lavoro dei candidati e diffonderle sul sito istituzionale.

Nella prima parte del documento, gli assistenti sociali ribadiscono il loro ruolo primario nel contribuire “allo sviluppo di un welfare locale sempre più rispondente alle necessità e alle potenzialità dei contesti di vita”. 

Si vuole, quindi, dare enfasi e rilievo ad una professione non ancora largamente riconosciuta da tutte le forze politiche, per sollecitare a proseguire e rafforzare la già attiva e proficua collaborazione tra Ordine professionale e Regione. 

Sarebbe un grave errore - scrive Barbara Rosina (Presidente Ordine Assistenti Sociali del Piemonte) a nome dell’intera comunità professionale - non prevedere politiche di welfare, perché l’importanza di fornire servizi adeguati e competenti che sostengano nel modo migliore possibile le fasce più deboli, come gli anziani, le famiglie con bambini, i disabili, i cittadini colpiti dalle nuove povertà materiali e immateriali, e le comunità in difficoltà non può sfuggire a quanti si candidano a governare la nostra Regione.

La lettera continua: “È ben noto che le risorse – non solo finanziarie - da dedicare alle politiche sociali sono scarse a causa dei vincoli di bilancio; ma è anche altrettanto noto come stiano aumentando il disagio sociale e le richieste di aiuto da parte dei cittadini, ed è altresì acclarato come investire nella prevenzione permetta una riduzione anche dei costi umani complessivi e non solo finanziari. Di contro, nonostante sia da evidenziare un miglioramento negli ultimi anni sebbene con contratti precari, il personale che opera nei Servizi sociali, socio-sanitari, della giustizia, del terzo Settore è andato progressivamente diminuendo e si trova ora a gestire carichi di lavoro faticosamente conciliabili con la qualità delle risposte da fornire ai cittadini, soprattutto con la qualità della relazione di aiuto che, con loro, deve essere posta in essere.”

Due le domande poste ai candidati:

Quali sono le scelte di politica di welfare e gli orientamenti strategici che intende promuovere nel suo impegno da amministratore?

Quali azioni ritiene di poter garantire per mantenere attiva la collaborazione tra il nostro Ordine, in rappresentanza dei professionisti assistenti sociali, e la Regione Piemonte, su quali temi e con quali obiettivi? 

Rosina interviene per raccontarne scenari e risvolti: “Lascia increduli la difficoltà fatta nel reperimento degli indirizzi email dei candidati regionali, abbiamo chiesto la collaborazione dei colleghi assistenti sociali nella diffusione della lettera ed abbiamo utilizzato i social. Ad oggi sono arrivate una decina di risposte, speriamo di ricevere altri impegni e altre proposte. Il 22 maggio, sul sito oaspiemonte.org e mediante email massiva agli assistenti sociali piemontesi, verrà data ampia pubblicizzazione al materiale recapitato”.

C.S.

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